5 days
TBN 1 / sii la terra di mezzo.
Come si posiziona il territorio rispetto agli immaginari vigenti che lo rappresentano? Quali storie sono lasciate al margine? Ma soprattutto: esiste uno spazio di narrazione tra la comunicazione istituzionale delle APT e quella dal basso di social e web? E chi potrebbe occupare questa preziosa posizione portando valore aggiunto? Stereotipi, scarsa aderenza tra offerta dichiarata e offerta reale, potenzialità inespresse, criticità da risolvere sul piano culturale, politico, ambientale, sociale. Come trasformare i punti critici in punti di partenza per riappropriarsi in maniera attiva del proprio territorio, plasmandone l'immagine in maniera costruttiva e dirompente?
TRENTINO BRAND NEW non è un programma di formazione ordinario. È un laboratorio in cui il confronto con i professionisti e la sperimentazione si articolano in un percorso destinato ad evolversi giorno dopo giorno, sessione dopo sessione.
In veste di docenti: esperti di social media, turismo, narrazione, identità visiva, fotografia, antropologia e altri professionisti selezionati di volta in volta per lavorare con i partecipanti a
- ampliare e approfondire le riflessioni culturali sul territorio
- analizzarne il presente, in continuo cambiamento
- sperimentare mezzi, strumenti e impatti fuori dai registri consolidati, configurando nuove possibilità di comunicazione
DAY 1 PRIMI PASSI DI RE-DESIGN THINKING
con Mafe De Baggis e Filippo Pretolani
Per scardinare una visione consolidata del territorio, bisogna tornare a considerarlo partendo dalle domande più semplici e adottando un approccio aperto in cui possono trovare posto elementi macro, elementi micro, fattori positivi, critici o ancora da focalizzare. Guidati da Mafe De Baggis e Filippo Pretolani, la mappatura di questi elementi rivela la trama di molti nuovi discorsi possibili su un Trentino che rivela inedite complessità.
DAY 2 ANALISI DI BENCHMARK SULLA COMUNICAZIONE TURISTICA
con Stefano Ceci
Quali strategie hanno scelto le diverse regioni italiane per la loro comunicazione ufficiale e main stream? Cosa raccontano, queste campagne, del nostro paese e dei singoli territori? Quali format e campagne di comunicazione sono state in grado di proporre strade e contenuti nuovi rispetto ad un panorama che, nonostante i grandi investimenti, rivela molte trappole e scarsa efficacia? Cosa vuol dire rifondare il linguaggio della comunicazione turistica dando vita ad un'operazione antropologica e culturale in grado di ridisegnare, territorio dopo territorio, un intero paese in maniera più autentica, aprendo nuove prospettive economiche per il settore? Stefano Ceci ci guida nello studio di vari casi di comunicazioni sia in Italia che all'estero, in cui vengono analizzati i temi, il linguaggio, le storie proposte. I partecipanti sono invitati ad esercitare le loro capacità di analisi e di lettura, conducendo un'azione di benchmarking con l'utilizzo di strumenti affilati e rivelatori.
DAY 3 DARK ZONES + CREAZIONE CONCEPT
con Elisa Di Liberato e Virginia Sommadossi
Cosa ci rivela la mappatura concettuale che noi stessi abbiamo tracciato del nostro territorio? Accantonando i temi più noti, dove si nascondono le storie che sono state messe al margine dalla comunicazione ufficiale? Come farle emergere? Le dark zones sono zone d'ombra inesplorate, tutte da approfondire scavando nel significato dei singoli elementi e del loro accostamento, fessure in cui si nascondono contenuti inediti. Cosa hanno da dirsi il limite, gli orsi e la fuga? Cosa succede se l'eccellenza incontra la noia? Tanti elementi poco considerati di un territorio sono il punti di partenza per rinarrarlo con spirito nuovo, aprendo sensi che investono la questione dell'identità e del modo di vivere. Si attiva così a colpi di creatività un dibattito culturale che ribalta stereotipi e fa i conti con le criticità in maniera propositiva inaugurando una relazione autentica tra abitanti e ospiti, tra il "com'è" e "come vorremmo che fosse". Attraverso questo percorso, si giunge quindi all'elaborazione, in gruppi, di un concept costituito da un pay off e da un'immagine: la base per una campagna di comunicazione.
DAY 4 ME IN THE SPACE
con Roberta Segata
Quanti elementi compongono e concorrono a creare un'immagine o un immaginario? Quanto l'umano all'interno di uno spazio può modificarne senso e narrazione? O quanto lo spazio può muovere e spostare una presenza? Con la fotografa Roberta Segata, si sperimenta parte della forza comunicativa corporea per renderla strumento atto al dialogo, in particolare in relazione all'ambiente. Percorrere boschi, montagne, sentieri, alture come pareti scoscese per riconoscere una nuova o inusuale bellezza del territorio, riqualificando e valorizzando ciò che è nascosto o trascurato. Costruire una propria visione di “Trentino” e di “umano”, rintracciando parte degli elementi necessari a concretizzare un'idea, una metodologia progettuale, compositiva e di significato. La fotografia come mezzo per cacciare e catturare. Quanto valore ha ogni elemeno dell'immagine che decidiamo di usare per parlare di “noi”? Unico strumento necessario all'ncontro un telefono cellulare con fotocamera. (I dittici realizzati dai partecipanti sono visibili nella pagina TBN SOCIETY).
DAY 5 STRATEGIE DI DIFFUSIONE
con Luca Melchionna
Creati i concept delle campagne, è il momento di elaborare la strategia di diffusione. Luca Melchionna conduce un lavoro orientato alla definizione della Trentino Brand New Society, ovvero non solo del gruppo che ha condiviso quest'esperienza ma di una realtà in divenire, proiettata nel futuro: cos'è la Trentino Brand New Society? In quali valori si riconosce? Cosa propone? Chi sono i suoi destinatari e come si relaziona ad essi? TBNS non è solo un gruppo di lavoro ma una vera community (o un costruttore di comunità) in cui anche soggetti esterni possono riconoscersi, aderendo con il proprio operato alla filosofia e all'approccio proposto: è uno strumento in mano alla collettività, grazie al quale è possibile proporre in maniera positiva e creativa riflessioni su tematiche importanti legate al territorio, chiamando in causa i visitatori esterni ma anche i residenti, destinatari non meno importanti (forse i primi veri destinatari) di questa azione sugli immaginari.