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TRENTINO IRREALE

TRENTINO irreale

Può il Trentino-Alto Adige/Südtirol diventare un Lovemark anche per chi odia il Natale, per chi ha le vertigini, per chi passerebbe volentieri l’intero inverno sotto le coperte e l’estate perennemente all’ombra?

Qui i luoghi restano, ma si modificano gli occhi di chi guarda. Il trucco è uno scarto percettivo, la chiave una lettura diversa del territorio e delle sue potenzialità. Ecco quindi che esso diventa scenografia ideale per film celebri, cult, iconici, in cui il nostro target può riconoscersi e, risalendo al recupero di una memoria individuale che in realtà è parte della memoria cinematografica collettiva,  ricollocarsi nel mondo.

Così anche lo straniero è attratto e portato a rivalutare il territorio mostrato nei suoi aspetti più eccellenti, che acquisiscono un significato nuovo grazie a uno scambio di ruolo, a una nuova associazione che sostituisce alle immagini ritratte nelle locandine dei film più famosi, frammenti di Trentino, il cui nome è restituito dai titoli dei manifesti stessi, che ne riprendono la grafica originale.

Il luogo resta lo stesso, esiste, è quello che calpestiamo e vediamo ogni giorno, ma che acquisisce ora la valenza del nuovo grazie a tutta una serie di valori, immagini e atmosfere che sono quelle dei film, e che porteranno lo straniero a spingersi sulle loro tracce, alla riscoperta dei luoghi che ha guardato senza vedere.

Illustrazioni: Giordano Poloni

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